Prof.ssa Sara Recupero


In questo vuoto, cenni di umanità

Mattina presto. Mascherina, occhiali, disinfettante: eccomi di nuovo in macchina, i vetri sono impolverati; accendo il motore, allaccio la cintura, vado. Sulla strada ampia, dall’alto del campanile, una Figura dorata sembra osservare i miei movimenti. Macchine parcheggiate, tutto fermo, profondo silenzio.

Lentamente mi inoltro e cerco qualcosa, qualcuno, mi basterebbe poco, lo trovo: un operaio rientra a casa, con la tuta macchiata e la mascherina sul volto. Alzo la mano destra dal cambio e faccio un cenno di saluto, lui ricambia, forte.

Un nodo mi stringe la gola…

Poco più avanti un’altra mascherina, gli occhi “voraci” mi scorgono, mentre le mani spostano pesanti ceste colme di giornali. Di nuovo un gesto di saluto mi nasce da cuore. Ricambia con forza.

Quel nodo mi accompagna e resterà nel mio cuore.

Prof.ssa Sara Recupero