Lettera aperta del Dirigente


 

Cari tutti,

avevo quasi terminato una lunga Direttiva al Personale relativamente alle attività della Scuola per la “fase 2” del periodo di emergenza da Covid-19, quando mi sono reso conto che mancava qualcosa. Mancava un senso condiviso a quanto mi avviavo a indicare, mancavano parole per le Persone (che non solo semplice “Personale”) mancavano soprattutto parole per quelle persone speciali che sono gli Studenti, e per le loro Famiglie. E allora ho pensato che non sarebbe stato giusto chiedere in questo a tutti voi le inevitabili fatiche e sacrifici che l'attuazione della fase 2 con la presenza fisica delle persone richiederà a ognuno, forse già a partire da giugno per le classi quinte, certamente da settembre per tutti gli altri.

Così ho pensato di scrivervi questa lettera, considerando anzitutto la stanchezza che tutti portiamo in questo momento sulle spalle, magari la paura anche la frustrazione o il dolore per qualcuno o qualcosa che abbiamo perso. Le fatiche che dovremo affrontare sono ancora molte, e non sappiamo quanto dureranno, come non sappiamo ancora quali cambiamenti questa vicenda che stiamo vivendo lascerà nelle nostre vite. Forse qualcuno di noi sta già provando l'angoscia di uscire dalla fortezza piccola ma controllabile di abitudini e luoghi che lo hanno protetto in questi due mesi, forse qualcuno non ha mai avuto fortezza alcuna in cui rifugiarsi.

E' duro, dunque, chiedervi di accettare altre fatiche, altri cambiamenti, non avendo l'Istituzione stessa che rappresento tutte le certezze di cui sentiremmo il bisogno. In una situazione senza precedenti e dagli sviluppi incerti, ci muoviamo inevitabilmente tutti nella nebbia: ci possono guidare solo i segnavia che possediamo, la nostra ragionevolezza e la nostra prudenza, assieme a quel senso di responsabilità e solidarietà che ho respirato intorno a me, stando in mezzo a voi, in questo periodo altrimenti così difficile. Responsabilità e solidarietà sono i miei segnavia, e quelli che vi propongo, condensati nello slogan “ognuno protegge tutti”. E' in nome di questi valori che stiamo mettendo allo studio (e avremo bisogno dell'aiuto di tutti) le misure per permettere alla Scuola di continuare a essere pienamente “scuola”, anche nei corpi e nelle relazioni di compresenza fisica, e allo stesso tempo di proteggere tutti (lavoratori, studenti, famiglie, ospiti) dai rischi del contagio.

Stante la vastità del compito, abbiamo poco tempo e poche risorse; inoltre saranno richiesti a tutti noi sacrifici piccoli e grandi, mutamenti di convenzioni e abitudini; faremo probabilmente errori che dovremo correggere. Nel dialogo e nel confronto solidale con tutti voi, come è da sempre, vi chiederemo di costruire assieme qualcosa, e poi di rispettare, con la fatica di ogni giorno, quanto è stato costruito, considerando anche tutte le difficoltà che ne verranno un'occasione di crescita. Lo facciamo nella convinzione che questo è il nostro contributo alla realizzazione del futuro. Perché questa crisi finirà.

Un saluto affettuoso a tutti voi

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

MICHELE MARANZANA