Concluso il percorso residenziale di Accoglienza

Tra il 16 e il 20 settembre circa 270 alunni e alunne del Liceo Amaldi di Novi Ligure,
accompagnati dai loro docenti, dagli studenti tutor e dai formatori, hanno vissuto un’intensa ed entusiasmante esperienza di formazione e di amicizia nella Casa Alpina di Brusson. Il progetto ha coinvolto tutte le classi prime dell’istituto con l’obiettivo che gli studenti e le studentesse, che un po’ smarriti e impauriti solo da pochi giorni avevano varcato la porta del Liceo, si sentissero accolti e ascoltati dalla loro comunità scolastica e creassero relazioni belle tra loro. Alla realizzazione del progetto hanno dato un contributo fondamentale i giovani membri dell’equipe diocesana del Movimento Studenti di Azione Cattolica che hanno preparato la traccia delle attività secondo gli obiettivi concordati con il dirigente scolastico.
Inoltre, non solo i docenti hanno accompagnato e guidato i gruppi classe, ma anche alcuni studenti e studentesse delle classi quarte e quinte del Liceo Amaldi che hanno messo in gioco le loro capacità e la loro esperienza per dare una bella testimonianza di scuola vissuta con gioia agli alunni e alle alunne delle prime classi. Durante i momenti trascorsi insieme, i gruppi sono stati impegnati in attività e giochi per favorire la conoscenza al loro interno, la collaborazione e la condivisione di idee e prospettive scolastiche. Non sono mancati momenti più distesi come ad esempio la passeggiata al laghetto di Brusson durante la quale abbiamo potuto rimanere meravigliati davanti alle cime della Val d’Ayas e all’acqua trasparente dell’Evancon.
Rousseau affermava che “in educazione per guadagnare tempo bisogna perderne”: il tempo che abbiamo sottratto all’apprendimento dei contenuti disciplinari per dedicarlo a parlare insieme, ad ascoltarci, a condividere idee ed emozioni e a camminare è solo apparentemente tempo perso, ma è in realtà tempo guadagnato per creare un clima di armonia e di collaborazione senza il quale non può esserci apprendimento.
Un grazie speciale a chi ci ha accolto in Casa Alpina facendoci sperimentare la calda
atmosfera di famiglia che si respira in quel luogo.

Elena Ferrari