Una bella giornata per Giulio
La consegna delle Borse di studio in memoria di Giulio Campastro ad Alice Tallone, Chiara Mutti e Sophie Serban è stata un momento molto bello di condivisione da parte della Comunità educante cittadina di pensieri, sogni ed emozioni. Grazie a chi l'ha voluta, ci ha creduto e ci è stato.
Pubblichiamo in calce uno dei discorsi che hanno reso la giornata memorabile per tutte e tutti. Perchè ci ricorda il valore della cura delle parole, dei sogni e del futuro delle ragazze e dei ragazzi, che è il futuro di tutti noi.
I sogni
Nessuno sa
come andrà a finire.
Dipende da ognuno di noi.
Dipende dalle verità che proteggeremo,
dai sogni che proveremo
a realizzare.
È ora che ognuno
stenda il suo sogno
sulla tavola del mondo:
I sogni non prendono spazio
ma lo danno.
Franco Arminio
Nella mia ricerca di una poesia intorno alla quale costruire uno spazio di riflessione e
condivisione, come è ormai bella consuetudine, se non privilegio, quest’anno vi
propongo i versi di Franco Arminio, poeta, scrittore e paesologo contemporaneo.
L’obiettivo è sempre lo stesso: trovare le Parole che raccontino il nostro essere qui
ora, rispettino la memoria del passato e si pongano nella giusta attesa del futuro.
Oggi è infatti uno di quei giorni in cui il tempo si raggruma, in cui ciò che è, ciò che è
stato è ciò che sarà si contaminano e si sovrappongono.
Siamo qui, adesso, ma per ricordare Giulio, per riconoscere il valore del percorso di
studi appena concluso di Alice, Chiara e Sophie e anche per festeggiare il loro
ingresso nel Mondo Universitario, nel tempo che verrà.
Allo stesso modo però il ricordo di Giulio è diventato negli anni anche una speranza,
un investimento per il futuro, e il domani delle nostre tre ragazze porterà con sé
questo oggi e ogni giorno del loro ieri.
Proprio l’intreccio dei piani temporali è la vera forma del nostro vivere: il passato
infatti spesso ci schiaccia con i suoi rimpianti, il presente ci soffoca entro i suoi
confini, il futuro ci angoscia con le sue incertezze.
Solo quando riusciamo a mettere tutto in dialogo continuo allora siamo fecondi e
generativi.
E’ qualcosa che accade soprattutto nella dimensione del sogno, che ci proietta nel
futuro, ma si nutre delle sicurezze di ieri, nasce dai desideri di oggi e nell’oggi vuole
compiersi.
Dice Arminio, nessuno sa come andrà a finire, certo, ma molto dipenderà da ognuno
di noi, dalle verità che dovremo proteggere e custodire, e appunto dai sogni che
sapremo e vorremo stendere sulla tavola del mondo, con coraggio e fiducia rinnovati.
Lo spazio del sogno è uno spazio libero, mai saturo, capace di creare a sua volta altri
spazi, per altri sogni, individuali e collettivi, di ciascuno e di tutti insieme.
Angelo e Giannina, sei anni fa, hanno incominciato a sognare, e noi oggi, qui, insieme
a loro, sogniamo il ricordo di Giulio, sogniamo il futuro delle nostre ragazze,
sogniamo un altro giorno come questo, sogniamo un mondo più buono e più giusto,
sogniamo una scuola che sia sempre come è ora, sogniamo una città con la quale e
per la quale costruire altri sogni.
Questa è la Verità da proteggere, l’ Agire per il quale impegnarsi, la Speranza nella
quale continuare a sperare.
Lucina Alice
Ultima revisione il 10-11-2024