Un giorno al carcere


Il giorno 27 febbraio 2018 la classe IV G -Scienze Umane- si è recata alla Casa di reclusione “Milano Opera” al fine di approfondire le tematiche sociologiche riguardanti devianza e criminalità, argomenti oggetto di studio in classe.

La visita ha avuto inizio alle 9.30. Il Brigadiere ci ha illustrato tutto l'iter che il detenuto segue in carcere, dall' ingresso fino alla fine della pena. Durante il percorso in carcere abbiamo visitato le aule e i laboratori dove abbiamo incontrato diversi detenuti con i quali abbiamo poi pranzato e abbiamo avuto modo di conversare. Dal dialogo è emerso che la vita in carcere è una realtà diversa da quella cui siamo abituati a pensare e che anche il carcere Opera è una realtà diversa da quella della maggior parte delle altre strutture carcerarie. Il carcere Opera ed in particolare la diversa interpretazione del percorso trattamentale offre ai ristretti la possibilità di frequentare corsi scolastici, universitari, di teatro e scrittura creativa. I detenuti ammessi a tale trattamento, grazie alla loro forza di volontà e dopo un lungo percorso con gli educatori, possono anche svolgere “lavorazioni penitenziarie” ossia lavoro retribuito all’interno della struttura carceraria oppure essere ammessi al lavoro esterno. In tal modo, anche se privati della libertà in quanto devono scontare una pena per aver commesso un reato, si sentono persone migliori e “libere”.

L'esperienza si è conclusa con un approfondimento in classe sul tema della funzione della pena secondo il dettato costituzionale (art.27) in forza del quale la pena deve tendere alla rieducazione del condannato, nel senso di offrire la possibilità di un progressivo reinserimento sociale, correggendo la propria anti-socialità e adeguando il proprio comportamento alle regole giuridiche.