Scoprire pedalando

Qual è il modo migliore per esplorare il proprio territorio in maniera completamente ecologica?

Il nostro Liceo se lo è chiesto e la risposta fornita è stata un progetto volto alla scoperta di un mezzo tanto quotidiano quanto trascurato: la bicicletta.

Partendo infatti da due incontri teorici, tenuti dai Professori Orlando, Baracco, Oliveri e Ivaldi, alcuni alunni del nostro Liceo, sempre accompagnati dai quattro docenti, hanno avuto la possibilità di esplorare le bellezze del novese e dintorni pedalando.

Armati di borracce, caschi e bici di ogni tipo (da quelle da corsa alle mountain bike fino anche alle city bike), professori e alunni si sono cimentati in due percorsi da trenta chilometri circa ciascuno su territorio pianeggiante.

Il primo ha visto protagoniste le case di terra battuta nel circondario della frazione Merella; costruzioni apparentemente rustiche e semplici, nella realtà nascondono due grandi proprietà: l’isolamento termico, che permette di avere all’interno della costruzione un clima fresco d’estate e caldo d’inverno, e l’essere antisismiche, tanto che in tempi recenti questa tecnica costruttiva è stata ripresa dall’edilizia contemporanea grazie alla duttilità necessaria a tamponamenti differentemente rigidi.

Il secondo, invece, si è concentrato su due punti d’interesse culturale della zona dell’alessandrino: l’Abbazia di Rivalta Scrivia e Pollastra-Levata.

La prima, raggiungibile mediante un suggestivo viale alberato, si presenta integrata a una seicentesca residenza nobiliare da tutti i suoi quasi mille anni di storia e non cessa, neppure oggi, di ammaliare i visitatori con il suo fascino gotico-cistercense.

La seconda è invece il luogo che ha dato i natali a uno dei massimi esponenti dell’opera lirica novecentesca: il rinomato tenore Antonio Salvarezza che, dopo il debutto in Argentina con il Rigoletto verdiano, ha solcato i palcoscenici di tutto il mondo vantando anche collaborazioni con artisti del calibro di Maria Callas.

Queste pedalate culturali non si concludono qui, ma anzi proseguiranno a inizio settembre alla scoperta di nuove meraviglie locali sempre a portata di mano, ma troppo spesso trascurate.

Il progetto ci ha aiutato a riappropriarci del nostro territorio, con la commistione di un’esplorazione consapevole e un’attività sportiva adatta a tutti: un vero e proprio binomio di cultura e salute.

Del resto, come afferma Ernest Hemingway:

E’ andando in bicicletta che impari meglio i contorni di un paese, perché devi sudare sulle colline e andare giù a ruota libera nelle discese”.

Clarissa Cascardo

Beatrice Bottiero