Perchè la Cina?
La lingua e la cultura cinese arrivano al liceo Amaldi di Novi
Attivati corsi extracurricolari e un ciclo di conferenze per formare docenti e alunni
Da quest’anno al Liceo “E. Amaldi” di Novi Ligure si parlerà anche cinese. Sono, infatti, iniziati nelle settimane scorse i corsi extracurricolari di lingua e civiltà cinese, tenuti dal prof. Fabio Lavagno. Le lezioni, prevedono incontri pomeridiani di due ore la settimana e hanno da subito riscontrato un ottimo successo da parte di famiglie e alunni: “Abbiamo dovuto formare due classi, da circa venti alunni ciascuna, per soddisfare tutte le richieste che ci sono pervenute dalle famiglie. Abbiamo deciso di dare priorità a chi frequenta l’indirizzo linguistico, ma le adesioni sono poi arrivate da tutti gli indirizzi e da tutte le classi, biennio e triennio”, spiega la prof.ssa Nicoletta Zanghì, docente coordinatore dell’indirizzo Linguistico.
L’idea di attivare corsi di lingua cinese era partita già con la dirigenza del prof. Giampaolo Bovone e si è rapidamente concretizzata all’inizio dell’anno con il nuovo dirigente scolastico, il prof. Michele Maranzana, il quale ha da subito creduto nel progetto: “L’obiettivo è di ampliare l’offerta formativa del nostro Liceo, cercando di andare maggiormente incontro alle esigenze del mercato del lavoro e della società che evolve, fornendo agli alunni strumenti nuovi e conoscenze per affrontare cambiamenti epocali. Stiamo pensando ai corsi di lingua cinese in un’ottica continuativa e non solo come una sperimentazione di quest’anno. Sono già numerose le richieste che ci sono arrivate da famiglie che intendono iscrivere i propri figli al Liceo Amaldi il prossimo anno e che chiedono specificatamente la presenza delle lingue orientali nei nostri piani di studio”.
Il Liceo Amaldi presenterà i suoi indirizzi e la nuova offerta formativa durante la giornata di sabato 14 dicembre, in occasione dell’Open Day che si terrà presso la sede centrale di via Mameli, 9, dalle ore 9 alle 18. Durante quell’occasione si parlerà anche dei nuovi corsi di lingua e cultura cinese, che potranno significare nuove opportunità di iscrizioni per la scuola. Il liceo novese è una tra le poche scuole della provincia a proporre l’insegnamento della lingua cinese. In Piemonte, però, il fenomeno si sta rapidamente diffondendo, così come nel resto d’Italia (secondo dati Ipsos-Intercultura sono circa 300 gli istituti coinvolti, di cui una quindicina in Piemonte). La crescente importanza della lingua cinese a scuola è testimoniata anche dalla decisione del Ministero dell’Istruzione di istituire, nel 2016, una nuova classe di concorso appositamente riservata al reclutamento di insegnanti di “lingua e civiltà cinese” (AI/24).
L’attivazione dei corsi extracurricolari non esaurisce, però, l’ambizioso progetto che il Liceo Amaldi intende avviare sul tema. Abbinato alle lezioni, partirà a dicembre un ciclo di conferenze di carattere socio-politico e culturale che avrà lo scopo di far dialogare differenti discipline: si tratta di quattro incontri (programma in allegato) che si terranno il giovedì alle ore 14.30, che si concluderanno a febbraio e che saranno aperti ad alunni e docenti (anche esterni all’Amaldi). Il tema sarà quello della “crisi del modello democratico occidentale e dell’ascesa della potenza cinese”. I relatori saranno la prof.ssa Maria Elisabetta Lanzone, docente di Sociologia della Politica all’Università di Padova, nonché ex alunna del liceo novese, oltre che lo stesso prof. Lavagno. I temi affrontati spazieranno dal rapporto tra sviluppo e democrazia, al ruolo della Cina nell’era di Xi Jinping, passando per le relazioni geo-politiche tra Oriente e Occidente, senza dimenticare l’importanza della storia, della cultura e delle tradizioni della Cina confuciana. “Crediamo che per approcciarsi a una cultura ‘altra’ non basti conoscere la lingua, ma servano anche strumenti di carattere sociologico che mettano in condizioni di comprendere le ragioni profonde che oggi ci portano a ritenere la Cina così importante. Inoltre, ci piace molto l’idea di collaborare con il mondo dell’università e di formare, nella stessa sede, docenti e alunni. Pensiamo che lo scambio possa essere costruttivo da entrambe le parti: i docenti devono essere attrezzati ad affrontare i cambiamenti attraverso nuove conoscenze, anche di educazione alla cittadinanza, da sviluppare insieme ai propri alunni. Le conferenze saranno quindi certificate come corso di aggiornamento per docenti e come percorso di approfondimento (crediti formativi) per gli alunni del triennio, ma resteranno aperte anche alla cittadinanza”, spiegano i proff. Angelo Marco Rossi e Michela Ziccardi, rispettivamente coordinatore del Dipartimento Storia, Filosofia e Scienze Umane e referente per la Formazione.
L’intero progetto sarà presentato durante un’iniziativa pubblica, dal titolo “Perché la Cina? Tra scuola e lavoro: una lingua e una cultura per orientarsi al mondo”, che si terrà mercoledì 13 novembre, alle ore 17.30, presso lo spazio conferenze del Museo dei Campionissimi.
All’incontro prenderanno parte, oltre al dirigente scolastico, e ai docenti interni che si sono occupati del progetto (Rossi, Zanghì e Ziccardi), il prof. Lavagno, in qualità di docente del corso di lingua cinese e la prof.ssa Lanzone, come relatrice del corso di formazione. Durante la serata verranno fornite informazioni sull’insegnamento della lingua cinese nelle scuole superiori e saranno presentati nel dettaglio i temi affrontati nel ciclo di conferenze sul ruolo della Cina contemporanea. Inoltre, saranno inviate a partecipare le istituzioni locali, le associazioni e le aziende che operano sul territorio: “Sono ormai molte le realtà che hanno a che fare con la Cina per motivi di affari, commercio e/o turismo. Crediamo che con loro si possa avviare un dialogo per collaborazioni future, per esempio, per attivare i cosiddetti percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO – ex Alternanza Scuola- Lavoro) o partnership per proporre altri progetti di formazione in grado di far dialogare più soggetti (alunni, docenti, famiglie, territorio e mondo del lavoro)”, conclude il dirigente Maranzana.
Da sinistra verso destra: i proff. Angelo Marco Rossi, Fabio Lavagno,
Michele Maranzana, Maria Elisabetta Lanzone, Michela Ziccardi
Ultima revisione il 17-09-2024