Pensando ad Asra

Domani, Domenica 20 novembre, e Lunedì 21 si vota all'Amaldi per rinnovare il Consiglio di Istituto in tutte le sue componenti: Genitori, Studenti, Personale non insegnante, Docenti. L'organizzazione delle votazioni, sebbene sia un insieme di operazioni di routine, ha richiesto molto lavoro al Personale che se ne occupa. La loro effettuazione e spoglio, a sua volta, richiede e richiederà impegno e fatica anche a coloro che prestano su questo la loro opera a titolo volontario e a coloro che sono stati designati allo stesso scopo. L'esercizio della democrazia è spesso oneroso, sia nella formazione degli Organismi sia nella loro gestione per la presa delle decisioni. Meglio, forse, affidarsi a Decisori capaci: la democrazia, si sa, è in regresso in tutto il mondo.

Così ho deciso di raccontarvi una storia, che è comparsa su tutti i principali organi di stampa del nostro Paese. La ragazza nella foto si chiama Asra Panahi. Aveva 16 anni e frequentava il liceo femminile Shahed ad Ardabil, nell'Iran nord-occidentale. Il Consiglio di coordinamento delle associazioni di categoria degli insegnanti iraniani ha raccontato che le forze di sicurezza hanno fatto irruzione nella sua scuola e hanno cominciato a picchiare lei e le sue compagne che avevano rifiutato di inneggiare alla Guida Suprema. Ashra è morta per le percosse il 13 ottobre, come centinaia di donne giovani e vecchie che continuano a protestare nelle piazze dell'Iran per gran parte dei valori democratici che troviamo nella nostra Costituzione.

E' solo una storia, ce ne sarebbero moltissime altre. In tutto il mondo ragazze e ragazzi dell'età delle nostre figlie e dei nostri figli, dei nostri alunni e delle nostre alunne non sono al sicuro nelle loro scuole, con i loro insegnanti. Possono essere uccisi o brutalizzati nel luogo in cui dovrebbero avere rispetto, aiuto nel crescere, amore.

La democrazia della tradizione occidentale, quella cui apparteniamo, anche la piccola democrazia delle elezioni di un Consiglio di istituto di una piccola scuola, con tutte le sue fatiche e imperfezioni, discende da un sistema di valori incentrato sul dialogo, sulla pluralità, sul diritto di parola e decisione condivisa, sul rispetto della persona e del suo sguardo sul mondo. E' una presa di posizione, senza equivoci.

E' pensando a questo, pensando ad Asra, che ho voluto ringraziarvi: tutti voi che ci state lavorando, che vi siete candidati, che voterete. Grazie, per tutto quello che c'è dentro.

Il Dirigente