La consapevolezza e l'impegno

Cari Studenti, cari Insegnanti, cari Genitori,

dopo la pausa pasquale ci stiamo avviando a concludere un anno scolastico faticoso, pieno di ansie e incertezze.

Queste incertezze si protendono anche sull'immediato futuro, sulla possibilità di un rientro parziale o pieno a scuola, sui criteri con cui fare un bilancio di quanto siamo riusciti e non siamo riusciti a fare insieme in questi lunghissimi e dolorosi mesi.

Un punto interrogativo particolarmente importante, per i suoi effetti pratici imminenti, è anche quello delle indicazioni ministeriali su come valutare concretamente il lavoro svolto e le mete raggiunte dai ragazzi nel momento dello scrutinio, per decidere la loro ammissione alla classe successiva o all'Esame di Stato.

Come molti sanno, fino al precedente anno scolastico avevamo su questo una normativa consolidata, che, nelle condizioni di emergenza prodotte dallo scatenarsi della pandemia, è stata sostituita temporaneamente, per gli scrutini di giugno 2020, da regole nuove, le quali riconoscevano la necessità, salvo casi molto particolari, di ammettere tutti i ragazzi.

A oggi tale normativa non è stata prorogata, né tuttavia è stata confermata quella precedentemente in vigore. Per quanto concerne l'Esame di Stato non abbiamo da parte delle circolari ministeriali indicazioni relative alla necessità o meno di avere una votazione di sei decimi in tutte le discipline per essere ammessi.

Ciò premesso, ritengo responsabile e prudente, nonché necessario, offrire ora queste informazioni, considerazioni e indicazioni di condotta per tutti voi, a ripetizione e integrazione di quanto ho già comunicato ai docenti in vista dei Consigli di classe in avvio da oggi.

Questo perché è da ora, esattamente da oggi, che dobbiamo dare il via, se già non vi fossero, all'alleanza educativa e allo sforzo congiunto che permetterà di valutare con serenità e con criteri davvero condivisi il percorso compiuto dai ragazzi alla fine dell'anno scolastico.

E' preliminare al riguardo ricordarvi che, qualora non vi fossero indicazioni ministeriali ulteriori, questi sono i criteri di valutazione stabiliti dalla normativa e precisati nel PTOF della Scuola che vanno intesi come le mete imprescindibili per l'ammissione:

-una frequenza in presenza e a distanza per almeno tre quarti del monte ore annuale, salvo che le assenze oltre tale limite risultino continuative e documentate per ragioni di particolare gravità e giudicate ammissibili dal Consiglio di classe;

-la presenza di un congruo numero di valutazioni per tutte le discipline;

-la votazione di sei decimi in tutte le discipline, ovvero un numero di discipline con voto inferiore tale da far ritenere comunque accettabile l'ammissione dopo la valutazione di un percorso di recupero sugli obiettivi minimi nel periodo estivo: ciò indica come a rischio di non ammissione ragazzi che attualmente hanno tre o più discipline insufficienti ovvero hanno insufficienti due discipline, con votazione pari o inferiore a 4;

-per quanto concerne l'ammissione all'Esame, infine, oltre alla frequenza e al congruo numero di valutazioni succitate, la votazione di sei decimi in tutte le discipline.

Questo dunque lo scenario in cui ci troviamo ad operare, in merito al quale tengo a rammentarvi che il successo formativo dei ragazzi, ovvero il raggiungimento da parte di ciascuno di essi del massimo risultato reso disponibile nelle potenzialità in proprio possesso, è il successo di tutti, famiglie e docenti: è la ragione stessa dell'esistenza della comunità scolastica che siamo.

E su questo, ora, data la situazione in cui ci troviamo, dobbiamo lavorare come non mai, facendo squadra tutti assieme, spendendo tutti, come meglio possiamo e a seconda del ruolo, le risorse della nostra serietà e del nostro impegno.

Come fare?

In primis ritengo che alla base vi sia la consapevolezza, al cui sviluppo devono provvedere il confronto nei Consigli di classe e il dialogo dei singoli insegnanti con gli studenti e le famiglie. Una maniera concreta per raggiungere questa meta consisterà nel lavoro dei Coordinatori, i quali a conclusione dei Consigli inviteranno in forma scritta a un colloquio tutte le famiglie dei ragazzi la cui situazione scolastica desta preoccupazione nei docenti. E' nel dialogo, per quanto possibile costante e cordiale fra tutte le componenti della scuola, infatti, che si cela la prima leva del successo formativo: ciò tuttavia non basta.

Alla consapevolezza è infatti necessario aggiungere le concrete azioni di alleanza, che vengono espresse dagli studenti e dai docenti e devono essere sostenute, per quanto possibile, anche dall'impegno dei genitori.

La prima di queste azioni è l'impegno da parte degli studenti alla massima presenza e partecipazione possibile: presenza e partecipazione che non si esprimono solo nella non-assenza alle lezioni e alle verifiche, ma anche nell'ascolto, nell'attenzione, nell'intervento, nello studio.

La seconda è l'impegno da parte dei docenti nella realizzazione di condizioni nelle quali tutti gli studenti abbiano più volte possibilità di dimostrare mediante verifica i propri apprendimenti; abbiano condizioni di verifica, nei tempi e nei modi, sufficientemente agevoli per le capacità di ciascuno; raggiungano un congruo numero di valutazioni il prima possibile; abbiano occasioni di recupero, nei tempi e nei modi, sufficientemente agevoli per le capacità di ciascuno; abbiano riscontri dei risultati del proprio lavoro.

La terza è l'impegno, da parte dei docenti e degli studenti, nella realizzazione di condizioni in cui questi ultimi possano dimostrare anche la propria crescita sul piano formativo generale, ovvero nelle capacità di essere autonomi, creativi, di comprendere, di costruire buone relazioni, di tendere verso mete ulteriori.

L'ultima azione (ma a mio parere la prima in ordine di importanza, in quanto fondamentale per tutte le altre) è la creazione, da parte di tutti (studenti, docenti, genitori) di condizioni in cui il lavoro scolastico si svolga nel dialogo, nell'accoglienza dell'altro (sia esso studente, docente, o genitore), nell'ascolto delle sue emozioni, dei suoi bisogni e delle sue difficoltà per raggiungere insieme con impegno e rispetto, con ragionevolezza e mitezza, mete comuni e condivise.

Credo sia sufficiente dirvi questo. Lo sforzo che vi chiedo non è purtroppo rimandabile: i tempi sono stretti e il futuro è incerto. A maggior tutela di tutti, credo sensato muoverci come se la situazione attuale (didattica a distanza e criteri di valutazione finale immutati rispetto all'anno scolastico 2018-2019) fosse priva di cambiamenti fino al termine dell'anno scolastico.

Pertanto, poiché la creazione di condizioni per i migliori risultati dei ragazzi è un valore, vorrei ringraziare tutti i docenti e i genitori che hanno lavorato fino ad oggi in questa direzione, e tutti i ragazzi che hanno accompagnato il loro sforzo.

Nella stessa prospettiva, raccomando ai docenti che non avessero ancora provveduto di scrivere a registro prima possibile un congruo numero di valutazioni per ciascuno studente, al fine di dare adeguate e tempestive opportunità di recupero ai ragazzi in difficoltà o che aspirano a risultati migliori.

Raccomando ugualmente, qualora vi fosse successivamente un ritorno pieno o parziale alla presenza, di organizzare equilibratamente e preventivamente il rapporto fra tempo scolastico e verifiche, al fine di evitare sovraccarichi che provocherebbero inevitabilmente un peggioramento dei risultati.

Infine, raccomando ai ragazzi che al momento hanno risultati non sufficienti di dare comunque prova di presenza, impegno e volontà di risultato, senza i quali una eventuale valutazione finale che volesse ipotizzare una ammissione all'anno successivo con percorsi di recupero non sarebbe certamente possibile.

Ai genitori, cui ribadisco il ringraziamento, chiedo invece cortesemente di continuare a sostenere il lavoro delle altre componenti scolastiche come ci hanno già più volte testimoniato, ricordando che senza il loro apporto la Scuola non potrebbe essere quello che è e fare quello che fa.

Un cordiale saluto a tutti, con riconoscenza

Il Dirigente