La 5^E: il gregge e la solidarietà


Cos'è l'immunità di gregge?

E' il fenomeno grazie al quale un'alta percentuale di vaccinati impedisce agli agenti infettivi di circolare nella popolazione e, di conseguenza, di scatenare epidemie. Nell'animazione che trovate al link sottostante, l'utente di Reddit theotheredmund dimostra, in pochi secondi, che l'unico modo per arginare i patogeni è vaccinare la più alta percentuale di persone possibile.

HERD IMMUNITY

Come si può osservare, basse percentuali di vaccinati permettono a virus e batteri di diffondersi molto velocemente (la loro diffusione è colorata in rosso). Livelli medi di vaccinati rallentano la progressione delle epidemie, ma non proteggono i soggetti più vulnerabili. Quando invece si raggiunge un'alta percentuale di copertura (dal 90% in su), gli agenti patogeni trovano davanti a sé la strada sbarrata, costituita dagli individui protetti (in giallo nell'animazione). In questo modo, la maggioranza della popolazione, non vaccinati inclusi, è tutelata. I puntini blu rappresentano, infatti, chi è impossibilitato ad essere vaccinato: per esempio i neonati, gli anziani o i pazienti immunodepressi, perché sottoposti a chemioterapia.

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Perchè la vaccinazione è un gesto di solidarietà?

Fra gli studenti della 5aE Liceo linguistico ce n'è uno speciale che sta reagendo con forza e serenità ad una grave patologia oncologica. Simone non può essere sottoposto al vaccino antinfluenzale perchè il suo sistema immunitario, in questo momento, è compromesso dalle terapie a cui è sottoposto. Allo stesso tempo, contrarre l'influenza sarebbe per lui più invalidante che per una persona sana, la quale avrebbe a disposizione tutte le armi per combattere il virus "invasore" e significherebbe perdere ancora tanti giorni di scuola, oltre a quelli dedicati obbligatoriamente alle terapie.

Per questi motivi i suoi compagni e i suoi docenti si sono sottoposti volontariamente al vaccino antinfluenzale, andando a costituire quel gregge che lo proteggerà come uno scudo dall'attacco del virus. E' vero che il virus dell'influenza sarà, nelle prossime settimane, in agguato un po' dappertutto, ma è anche vero che i ragazzi, in questo periodo dell'anno, trascorrono gran parte della loro giornata all'interno di un'aula chiusa, ambiente in cui è molto più probabile che i virus si trasmettano. Sappiamo anche che gli agenti patogeni che, virtualmente, potrebbero attaccare una persona immunodepressa, sono numerosi: per questo motivo, nei momenti peggiori, Simone sarà costretto ad usare una mascherina. Siamo però orgogliosi di averne bloccato almeno uno. 

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E' vero che i vaccini sono pericolosi?

Le vaccinazioni non ci possono proteggere da tutte le patologie: ognuna di esse è specifica per un determinato agente patogeno e questi ultimi sono davvero innumerevoli. Alcuni, addirittura, cambiano facilmente aspetto e caratteristiche ed è per questo motivo che ogni anno è necessario ripetere il vaccino antinfluenzale.
Riguardo alla pericolosità, dobbiamo dire che per nessuno di noi il vaccino antinfluenzale ha avuto effetti negativi, nonostante il Dr. Marco Merlo e la Dr.ssa Enrica Manfredi, che ci hanno accolti con estrema disponibilità nel loro ambulatorio presso il distretto sanitario di Novi, ci avessero avvertiti che la zona dell'inoculazione avrebbe potuto arrossarsi e avremmo potuto percepire la sensazione di "ossa rotte" tipica dell'influenza.
L'intervento in classe del Prof. Giovanni Maga, virologo presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, avvenuto il 10 ottobre scorso, è servito a rafforzare le nostre conoscenze sul meccanismo d'azione dei virus e dei vaccini che li contrastano, convincendoci che solo le persone che non hanno una preparazione scientifica di base possono pensare che una vaccinazione causi allergia o, peggio, l'autismo, la cui origine oggi è sufficientemente conosciuta e non ha nulla a che fare con i microorganismi patogeni. 
Vogliamo essere testimonianza di quella larga parte di popolazione che asserisce fermamente l'efficacia delle vaccinazioni e l'assoluta inconsistenza delle tesi che fanno derivare da esse ogni sorta di patologia.
 
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Ringraziamo il Prof. Giovanni Maga per la disponibilità e la consulenza tecnica, il Dr. Marco Merlo e la Dr.ssa Enrica Manfredi per l'accoglienza calorosa, le infermiere per la delicatezza e il Dr. Antonio Parodi, medico di famiglia di Simone, per il sostegno organizzativo che ci ha offerto.
 
                                                                        La coordinatrice della classe 5aE, Prof.ssa Monica Lupori