Fondazione Agnelli

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GRADUATORIE RELATIVE AI DIVERSI INDIRIZZI

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INTERVISTA RILASCIATA DAL DIRIGENTE

A "LA STAMPA"

Siamo esigenti, ma anche vicini alle necessità dei ragazzi

Michele Maranzana è da un paio d'anni il dirigente del Liceo Amaldi di Novi Ligure, che è spesso presente nei primi posti nella classifica della Fondazione Agnelli, Ma ha fatto un balzo, dal quarto al primo posto, grazie agli studenti dello Scientifico che vanno molto bene all'università. Professore, qual è il segreto?

É una scuola in cui c'è un "noi' e questo è cruciale. Molti aspetti diventano più gestibili.

Di che tipo di istituto parliamo?

La mia percezione è semplicemente questa: una scuola che raccoglie il frutto di un lavoro estremamente attento. Una scuola che ha una forza lavoro assolutamente stabile di docenti: quando un insegnante arriva, tendenzialmente non va via, quindi resta questo corpo fortemente coeso che permette di fare ragionamenti e progetta a medio e lungo termine e migliora la qualità della didattica. Chi arriva viene subito "instradato". Con forte mobilità diventa più complesso.

E quindi un ambiente più familiare?

La ritengo una scuola esigente, però anche molto attenta ai bisogni dei ragazzi. Che si ascoltano, si accolgono. Ci si entusiasma insieme a loro. È un ambiente che ha tutti i fondamentali.

Come mai questo successo all'università?

Curiamo molto l'orientamento in uscita. Anche quello verso il mondo del lavoro. Ma in particolare addestriamo i ragazzi per affrontare le selezioni di ingegneria o delle facoltà scientifiche, ma c'è anche un buon rapporto con le aziende del territorio utile per stage ed esperienze. Si lavora sulle competenze trasversali.

Anche allo scientifico?

Si. Aveva subito una crisi, con l'uscita di altri percorsi come lo sportivo, ma interrogandosi sulle didattiche si è riusciti a collocare questo indirizzo nella contemporaneità. Questa risultati universitari ci confortano, vuoL dire che stiamo facendo bene.

Nonostante le difficoltà della didattica a distanza?

Una circostanza emergenziale produce risposte emergenziali: queste, come tali, non sono ottime ma ottimali in un'ottica di costi-benefici. Non l'abbiamo mai mitizzata, ma nemmeno demonizzata. La accettiamo come unico modo per mantenere la relazione educativa con i nostri ragazzi. Ci sono le lezioni, le verifiche, ovviamente le interrogazioni, ma ci sono anche momenti, a cui non rinunciamo, in cui chiediamo semplicemente: voi come state?