Difesa dei diritti umani in tutte le guerre
MOZIONE
PER LA DIFESA DEI DIRITTI UMANI NELLA STRISCIA DI GAZA, IN UCRAINA
E IN TUTTE LE GUERRE
Il Consiglio di Istituto e il Collegio dei Docenti personale scolastico del nostro Liceo, consapevoli della funzione educativa e formativa della scuola, sentono la necessità di non restare in silenzio nell'attuale scenario mondiale caratterizzato dalla violazione del diritto internazionale ai danni della popolazione civile, degli operatori umanitari e dei giornalisti che operano in tutti gli scenari di guerra.
Per questi motivi vogliono ribadire con forza e a voce alta i valori a cui ispirarci per porre le condizioni di un presente e un futuro liberi dalla violenza e dalla guerra come strumenti di offesa e risoluzione delle controversie internazionali, come recita l’art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana.
La scuola è per noi, e sarà sempre, il luogo fisico e umano in cui le pratiche educative e relazionali sono testimonianza viva di dialogo e pace tra tutti i popoli, senza discriminazioni e nel pieno rispetto dello sviluppo della persona umana, come recita l’art 3 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Pertanto, ci uniamo a tutte le voci che chiedono l’immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza, la liberazione degli ostaggi e il libero accesso agli aiuti umanitari, esprimendo inoltre la stessa richiesta, vicinanza e solidarietà per tutte le popolazioni del mondo che in questo momento buio della storia sono vittime di guerra e sopraffazione con modalità identiche o diverse da quelle poste in atto nella Striscia.
MOZIONE
Per la difesa dei diritti umani nella striscia di Gaza, in Ucraina e in tutte le guerre
Considerato che
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la tutela dei diritti umani è un principio universale sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948) e da numerose convenzioni internazionali ratificate dall’Italia, tra cui la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (1989);
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il contesto internazionale attuale e, in particolare, quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza, presenta una drammatica emergenza umanitaria che coinvolge migliaia di civili, tra cui un numero elevatissimo di bambini e bambine, vittime dirette e indirette della violenza;
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l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’incontro con i componenti dell’associazione stampa parlamentare per la consegna del Ventaglio (30/07/2025), ha evidenziato che “la situazione a Gaza diviene, di giorno in giorno, drammaticamente più grave e intollerabile”;[...] che “dopo avere ricordato l’orrore del barbaro attacco di Hamas del 7 ottobre di due anni fa, con tante vittime tra inermi cittadini israeliani e con l’ignobile rapimento di ostaggi, ancora odiosamente trattenuti” [...] sia inaccettabile il rifiuto del governo di Israele di rispettare a Gaza le norme del diritto umanitario”; [...] “che è disumano ridurre alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani”; [...] “che la guerra suscita nuove schiere avverse, nuovi reclutamenti di nemici, indotti anche dal risentimento, dalla frustrazione, dalla disperazione”; [...] che “l’incredibile bombardamento della Parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza è stato definito un errore [e] si è parlato di errori anche nell’avere sparato su ambulanze e ucciso medici e infermieri che si recavano per dar soccorso a feriti sui luoghi più tragici dello scontro, nell’aver preso a bersaglio e ucciso bambini assetati in fila per avere acqua, per l’uccisione di tante persone affamate in fila per ottenere cibo, per la distruzione di ospedali uccidendo anche bambini ricoverati per denutrizione. È difficile, in una catena simile, vedere una involontaria ripetizione di errori e non ravvisarvi l’ostinazione a uccidere indiscriminatamente” e che “Prosegue, angosciosa, la postura aggressiva della Russia in Ucraina: un macigno sulle prospettive del continente europeo e dei suoi giovani. ” (https://www.quirinale.it/elementi/137240)
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i Ministri degli Esteri di:Andorra, Australia, Belgio, Canada, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Giappone, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito, l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza e Vicepresidente della Commissione Europea, il Commissario UE per il Mediterraneo e il Commissario UE per l’uguaglianza, la preparazione e la gestione delle crisi hanno sottoscritto il 12 agosto 2025 una Dichiarazione congiunta dove si sottolinea come “la sofferenza umanitaria a Gaza ha raggiunto livelli inimmaginabili. La carestia si sta consumando sotto i nostri occhi. È necessario un intervento urgente per fermare e invertire la spirale della fame. Lo spazio umanitario deve essere tutelato e gli aiuti non devono mai essere strumentalizzati a fini politici”; e pertanto si rivolge “un appello al Governo di Israele affinché autorizzi tutte le spedizioni di aiuti delle ONG internazionali e rimuova gli ostacoli che impediscono agli attori umanitari essenziali di operare [con] misure immediate, permanenti e concrete per facilitare un accesso sicuro e su larga scala per le Nazioni Unite, le ONG internazionali e i partner umanitari. Tutti i valichi e le rotte devono essere utilizzati per consentire l’afflusso massiccio di aiuti a Gaza, inclusi generi alimentari, forniture nutrizionali, alloggi, carburante, acqua potabile, medicinali e attrezzature mediche. Non deve essere fatto ricorso alla forza letale nei siti di distribuzione e civili, operatori umanitari e sanitari devono essere protetti. [...]È necessario un cessate il fuoco che ponga fine al conflitto, la liberazione degli ostaggi e l’ingresso senza ostacoli degli aiuti a Gaza via terra.” (Dichiarazione congiunta sulla situazione umanitaria a Gaza)
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l’educazione alla pace, alla solidarietà e al rispetto reciproco è parte integrante delle finalità della scuola italiana;
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vi è un crescente rischio di normalizzazione di atteggiamenti violenti, discriminatori, razzisti o indifferenti di fronte alla sofferenza umana, il quale impone un chiaro posizionamento etico e pedagogico delle istituzioni educative;
si delibera quanto segue:
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richiamandoci agli artt. 2, 3 e 11 dei Principi Fondamentali della Costituzione Italiana, esprimiamo una ferma condanna verso ogni forma di guerra, violenza indiscriminata contro i civili e violazione dei diritti umani e del diritto internazionale, con particolare riferimento a quanto accade in Ucraina e al massacro della popolazione civile -oltre che di operatori umanitari, medici e giornalisti- in atto nella Striscia di Gaza.
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Ribadiamo il ripudio della guerra e di ogni forma di razzismo, apartheid o discriminazione etnica, religiosa o culturale.
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Invochiamo la necessità di sostenere il diritto dei bambini e delle bambine, in ogni parte del mondo, a vivere in sicurezza, salute, istruzione e dignità, come previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia.
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Ci impegniamo a realizzare, nell’ambito delle attività scolastiche ed educative, iniziative, percorsi didattici e momenti di riflessione che contribuiscano a formare una coscienza civica, critica e solidale, nel pieno rispetto del pluralismo e della missione educativa della scuola, con particolare attenzione allo sviluppo del pensiero critico in riferimento a circostanze, episodi, processi storici, materiali culturali e artistici relativi a pratiche sociali di pregiudizio, esclusione, segregazione, espropriazione, deportazione, annientamento, violazione dei diritti umani e del diritto internazionale di pace e di guerra.
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Promuoviamo, con il coinvolgimento di tutte le componenti della comunità scolastica, una raccolta fondi finalizzata ad effettuare una donazione a MEDICI SENZA FRONTIERE ONLUS impegnata con il suo personale sanitario e umanitario nei principali scenari di guerra mondiali e nella striscia di Gaza.
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Esortiamo il Governo italiano a fare ogni sforzo per arrivare il più rapidamente possibile al cessate il fuoco, alla liberazione degli ostaggi, all’ingresso degli aiuti umanitari nella striscia di Gaza per contribuire all’avvio di un vero processo di pace nella regione, attuando le delibere dell’ONU.
Approvato in data 1 settembre 2025 dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto del Liceo “Edoardo Amaldi” di Novi Ligure.
Ultima revisione il 07-09-2025