Campus invernale Bard 2012/13

Gli scorsi 01-02-03 febbraio 2013, otto studenti del Liceo Amaldi di Novi Ligure (tra cui chi scrive) si sono recati a Bard, piccolo borgo in Valle d'Aosta, famoso per il suo forte, che conta solamente 132 abitanti, per prendere parte al Campus di Astrofisica, Relatività e Teoria dei Giochi organizzato dall'Università di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di Torino.

Tutti noi otto abbiamo deciso di seguire il corso di Astrofisica, tenuto dal Prof. Piero Galeotti.

Per giungere a Bard erano stati organizzati dei pullman da Torino, davanti alla stazione di Porta Nuova, per raccogliere tutti gli studenti, provenienti da diverse parti d'Italia, come per esempio la Lombardia, il Veneto e la Toscana.

Le nostre lezioni di astrofisica erano in perfetto stile universitario, con il professore che ci spiegava i vari ambiti che abbiamo esplorato, cosmologia, "vita" delle stelle e esoplanetologia (dall'inglese "exoplanetology: ricerca di pianeti al di fuori del nostro sistema solare), con l'ausilio di diapositive precedentemente preparate.

Durante le spiegazioni spesso si affrontavano argomenti di fisica molto complessi, con formule complicate e una matematica in certi passaggi a prima vista astrusa, ma il professore è sempre stato molto disponibile a rispondere alle nostre domande e a chiarirci le idee, richieste comunque molto rare data la chiarezza dell'esposizione del docente.

Le lezioni si tenevano nei locali del Municipio di Bard, sovrastato dal forte che svetta in cima all'altura su cui sorge il paesino. L'hotel presso cui alloggiavamo era antistante il municipio, sebbene molti degli studenti, tra cui noi, fossero stati smistati in piccoli appartamenti di proprietà dell'albergo dislocati per tutto il paese.

Le lezioni si tenevano al mattino, spezzate da un breve intervallo, e continuavano dopo pranzo fino all'ora di merenda, che ci era offerta dall'hotel.

Oltre alle lezioni, che il primo giorno sono durate fino all'ora di cena, c'erano a disposizione degli studenti diverse attività tra cui scegliere. La prima sera le opzioni erano due: un cineforum a tema con il campus (il film scelto era "Proof", film con Gwyneth Paltrow) scelto dalla maggioranza di noi dell'Amaldi, mentre chi scrive ha optato per l'altra possibilità, un approfondimento sull'utilizzo del programma" Stellarium" in relazione all'osservazione del cielo, in quanto l'osservazione diretta delle stelle in programma per quella sera, organizzata dai proff. Zangrilli e Cora dell'Osservatorio Astrofisico di Torino, è slittata al giorno successivo per le avverse condizioni meteorologiche.

Il secondo giorno, dopo le lezioni, abbiamo partecipato a due cosiddette "Pillole di Scienza", ovvero dei brevi approfondimenti su un determinato aspetto della scienza (chi scrive ha preso parte a quelle dei proff. Ghigo e Maoret, rispettivamente sulla figura di Edmund Halley e sulle curve piane nel diagramma cartesiano). La seconda sera abbiamo finalmente potuto osservare il cielo con i telescopi. La vista era sublime per la limpidezza della volta celeste e la totale assenza di nubi e inquinamento luminoso. Grazie all'aiuto dei professori dell'osservatorio abbiamo potuto ammirare Giove con i suoi satelliti galileiani e diverse formazioni stellari tra cui il celebre ammasso aperto delle Pleiadi, visibile ad occhio nudo in cieli abbastanza "puliti", ovvero privi di inquinamento luminoso.

Il terzo giorno abbiamo concluso le lezioni e ci sono stati consegnati gli attestati di partecipazione al campus per mano del sindaco di Bard, salutato da tutti gli studenti con un applauso per la cordiale ospitalità. Purtroppo la "cerimonia" di consegna e il successivo pranzo sono durati più del previsto e così non abbiamo potuto effettuare la salita al forte in programma, sebbene abbiamo potuto scattare delle splendide fotografie del complesso medievale mentre ci allontanavamo dal paese diretti al parcheggio dove ci attendeva il pullman.

Nonostante questo breve intoppo, l'organizzazione era impeccabile e i professori che ci hanno accompagnato sono stati tutti gentilissimi, così come la direttrice dell'albergo, Carmela, una simpatica signora sempre sorridente.

Una menzione a parte merita il cibo: era ottimo e abbondante. Tutti i pasti erano a base di prodotti tipici valdostani come la polenta, i salumi e la Fontina, e le porzioni erano molto generose. Anche i dolci erano squisiti tanto che l'unica lamentela in fatto di cibo è stata quella di non poter fare il bis di alcune portate.

Nel complesso l'esperienza di Bard ci ha permesso di crescere, primo perché non c'erano nostri professori ad accompagnarci e quindi abbiamo dovuto essere autonomi in tutto e per tutto, secondo perché questo contatto con il mondo universitario (i professori provenivano tutti dall'Università di Torino) ci ha permesso di fare maggiore chiarezza nelle nostre teste riguardo al nostro futuro, dato che il progetto era rivolto soprattutto alle classi quarte e quinte che devono affrontare la delicata scelta del futuro post maturità.

Sasha Bisio - classe 4E