Borsa di studio Giulio Campastro

E’ privilegio della prima giovinezza vivere in anticipo sui propri giorni, in tutta la bella continuità di speranze che non conosce pause o introspezioni scrive Joseph Conrad. La giovinezza è certo la stagione delle facili felicità, della ricca vitalità, perché i giovani sono i Signori della Vita. Ciononostante non va dimenticato che ogni momento aurorale ci costringe a misurarci quotidianamente con la vertigine della possibilità del tutto e del niente, un’esperienza in sé anche terribile, oltre che meravigliosa. Crescere significa determinare progressivamente l’indeterminato: si perde, certo, in energia, ma si guadagna in stabilità. Compito degli adulti è aiutare i giovani in questo delicato passaggio: chi non sa ancora che cosa vuole, ma sa come ottenerlo, va sostenuto proprio nella ricerca dei mezzi, e non degli scopi. Il compimento di sé, scoprire per che cosa si è nati, perché ognuno di noi ha una sua “funzione propria”, per dirla con Aristotele, è un percorso intimo, che dipende dalle capacità individuali di guardarsi dentro e ascoltarsi, ma scovare e disporre delle risorse per diventare quello che si è o si vuole essere non dipende solo da noi, anzi, quando si è giovani non dipende affatto da noi.

La famiglia Campastro, istituendo in memoria di Giulio tre generose borse di studio per i giovani diplomati più meritevoli dell’ “Amaldi”, è andata in questa direzione. Intanto indica in Giulio un esempio, un modello di giovane che ha voluto e saputo dare alla propria vita una forma, la sua forma più vera; e poi sostiene il cammino di coloro che sono alla ricerca di sé, per il proprio Bene, e per il Bene della comunità.

In giorni tanto difficili e incerti per ognuno di noi, ma principalmente per tutti quelli che si interrogano quotidianamente per trovare il loro posto nel Mondo, chi si ostina a tenere aperto l’oblò della speranza anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro merita interamente la nostra ammirazione, gratitudine e sostegno.

Per tutte queste ragioni, rimandare a giorni migliori la cerimonia di assegnazione delle borse di studio fissata per il 7 novembre scorso non è stato indolore. Tuttavia, quando torneranno a fiorire i prati sarà una nuova e più grande gioia ritrovarsi intorno a una comune memoria, quanto mai gravida di futuro.

Lucina Alice